L'obiettivo è la crescita e, nel medio periodo, la riduzione pressione fiscale. Parole che dettano la linea politica della Maggioranza o quantomeno le volontà di una gran parte di essa. Parole che vogliono essere chiare e soprattutto rappresentative di uno stato d'animo in risposta a quelle del Ministro dell'Economia, che tanto hanno fatto, e fanno discutere anche nella stessa compagine di Governo. Quei sacrifici cui tutti sono chiamati, non sembrano essere stati affatto digeriti da Forza Italia alla Lega di Salvini, ma, con evidenza neanche da Fratelli d'Italia. "L'obiettivo è la crescita. E la crescita si realizza abbassando la pressione fiscale, non aumentando le tasse. Mi pare su questo tutto il Governo è concorde". Intanto Giorgetti assicura: la revisione del PIL da parte dell'ISTAT non cambia i piani. Di certo tra la linea politica e i timori di stuzzicare un'opinione pubblica già pressata fiscalmente e la necessità di far quadrare i conti, dovendo per altro rifinanziare una serie di misure dispendiose ma inevitabili, secondo la linea della Premier, ne corre di strada. Un sentiero stretto fatto di risorse scarse, tagli alla spesa difficili e poco remunerativi, una spending review, una rimodulazione delle accise sui carburanti, le attese sul concordato, qualche dismissione e privatizzazione. Si guarda poi a una possibile tassa sulle sigarette e a un intervento sulle agevolazioni fiscali. Racimolando qua e là qualche miliardo potrebbe però non bastare ad arrivare ai 10 che al momento mancano, da sommare ai circa 12 in cassa, per raggiungere quota 20-24 miliardi complessivi necessari. Insomma Manovra difficile. Definita lacrime e sangue dalle Opposizioni. "Vogliono intervenire anche per alzare le accise sul diesel. Si conta, l'ha detto ieri UNEM, un aumento dei costi per le famiglie di 70 euro. Un'altra tassa Meloni, su cui Meloni ancora non ha avuto il coraggio di spiegare al Paese perché". La Premier difende le ricchezze di chi ha accumulato tanti soldi che il Centro-Destra non vuole tassare, attacca Bonelli, poi, da Verdi e Sinistra.