Il G7 in videoconferenza si chiude con un messaggio, rilanciato da Palazzo Chigi: continuare a sostenere l'Ucraina, avanti con il sesto pacchetto di sanzioni e aiutare a raggiungere un cessate il fuoco. In presenza il premier Draghi incontrerà invece il presidente Biden martedì pomeriggio in uno scenario completamente diverso da quello di fine ottobre, in occasione del G20 a Roma. Con la guerra scoppiata il 24 febbraio nel vecchio continente stanno cambiando gli equilibri nel mondo e anche quelli euroatlantici. Evoluzione del conflitto sanzioni e conseguenze economiche al centro dei colloqui a Washington con attenzione particolare alla questione energetica e i suoi interessi che condiziona non poco la crescita nel nostro Paese, "Siamo in un'economia di guerra" ricorda il Ministro della Transizione ecologica Cingolani, con gli alleati stiamo agendo su tutti i fronti aggiunge il Responsabile della diplomazia italiana. "Il Governo italiano in stretto raccordo con partner e alleati in ambito Unione Europea, G7 e Alleanza Atlantica sta agendo su tutti i fronti in risposta a questa crisi, dando fattivo sostegno al Governo ucraino, opponendosi con fermezza alla condotta russa anche tramite lo strumento delle sanzioni." Intanto tra le forze politiche si rafforza ed estende, trasversalmente, il fronte di coloro che mettono in discussione l'invio di armi crescente in Ucraina e che soprattutto chiedono un maggior distacco dalla posizione e dai toni del Presidente americano. "Spero che la missione americana di Draghi porti Biden a toni più pacati, moderati e a tornare a parlare di pace, non solo di guerre e di armi." "Putin vuole dividere l'Europa per indebolire il fronte di chi lotta per la pace non è il momento di alzare i toni ma di alzare i pensieri, esiste un solo modo per sostenere la causa del popolo ucraino e le ragioni di chi in Italia e in Europa lotta per la pace e si chiama unità.".























