I nostri concittadini europei vivono con ansia il presente. Al timore della seconda ondata di contagio e accresciute difficoltà economiche, e guardano al futuro con incertezza. Il processo di approvazione dei meccanismi di Governo del fondo per la ripresa devono quindi procedere necessariamente con la più grande rapidità, in modo da rendere disponibili le risorse necessarie già all'inizio del 2021. Con la medesima sollecitudine deve intervenire la preparazione dei piani nazionali di rilancio, che andranno sottoposti per l'approvazione all'attenzione degli organi comunitari. Anche da questo punto di vista entra in gioco per i singoli Stati questa volta il valore della responsabilità. Ai Paesi membri viene offerta una possibilità unica, forse irripetibile, disporre di risorse consistenti per compiere riforme strutturali in grado non soltanto di garantire l'uscita dalla crisi, ma soprattutto di assicurare prosperità e benessere per le future generazioni, un modello di crescita nuovo più sostenibile. Un'occasione del rilancio è chiamato Piano generazione futura dell'unione, e un obiettivo vuole essere e deve essere quello di tracciare un orizzonte sostenibile per le giovani generazioni.