Guardare avanti, guardare al futuro ai giovani perché il tempo della ripartenza è cominciato ora serve fiducia. È così che il paese può rilanciarsi dopo tanti sacrifici e rinunce e soprattutto dopo così tante vittime. Segio Mattarella continua il suo viaggio nell'Italia che inizia a uscire dalla crisi, che inizia gradualmente a lasciarsi alle spalle il Covid. Dopo la prima uscita a Brescia la scorsa settimana e quella a Palermo domenica, per l'anniversario della strage di Capaci, il Capo dello Stato a Cremona, un appuntamento rimandato lo scorso novembre, inaugura il monumento alle vittime del virus e un nuovo campus universitario in una delle aree più colpite dalla pandemia. Un rilancio che deve partire dalla scuola, dall'università, soprattutto dai giovani, verso i quali dice, abbiamo un debito non solo finanziario con la necessità di disegnare in maniera adeguata il loro futuro. "Io vorrei sottolineare che questa mia visita intende esprimere anzitutto solidarietà per le sofferenze patite, ma accanto a questa, la fiducia per la ripresa che si è avviata." Il presidente incontra prima la città, le sue istituzioni in piazza Duomo, poi la visita al campus di Santa Monica dell'università Cattolica, con il rettore Franco Anelli dove ricorda la necessaria indispensabile collaborazione di tutte le forze del paese, per attuare al meglio il Recovery Plan. "La loro realizzazione, tempestiva, veloce, efficace ha bisogno del concorso e tutte le energie del paese." Il next generation eu è un'occasione unica, da non mancare avverte Mattarella. Una sfida importante alla quale siamo chiamati tutti e tutti insieme che orienterà il futuro del paese realizzando un nuovo equilibrio, migliorando sostenibilità sociale, ambiente ed economia.