Oppure ove il principio “un uomo-un voto”, venga distorto attraverso marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori. Ancor più le libertà risulterebbero vulnerate ipotizzando democrazie affievolite, depotenziate da tratti illiberali. Ci soccorre anche qui Bobbio quando ammonisce che non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizione di diritti “in nome del dovere di governare”. Una democrazia della maggioranza sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione.























