Torna a Montecassino il Presidente Mattarella, torna con il suo omologo polacco Duda, in visita in Italia. Torna a due mesi dopo la cerimonia per l'anniversario della distruzione della città, e quella lezione contro le guerre, con la quale chiese all'Europa di assumersi le sue responsabilità e farsi carico di un'iniziativa di pace. Il luogo è storico, suggestivo, il Sacrario Militare, cimitero polacco di Montecassino. L'invito arriva dal governo di Varsavia per la commemorazione dell'80esimo anniversario della battaglia, combattuta dal Secondo Corpo d'Armata polacco. In migliaia morirono per la libertà e per il nostro Paese. Oltre mille i soldati polacchi che riposano qui. I due presidenti li ricordano e li omaggiano insieme." La tragedia inumana del popolo ucraino, riconduce alla memoria le devastazioni che colpirono i Paesi europei e ci richiamano a un rinnovato impegno nella difesa della pace, della libertà, dello stato di diritto contro le dittature". Parole che arrivano da luoghi feriti da combattimenti sanguinosi, tra lutti, sofferenze e distruzioni. "Un'efficace cooperazione dell'Unione europea, in materia di difesa, in stretta sinergia con Alleanza Atlantica, è l'elemento di garanzia della mutua sicurezza e di ricostruzione delle regole della comunità internazionale". Il colpo d'occhio è di quelli che impressiona, l'immagine delle croci bianche polacche, centinaia e centinaia di uomini, militari che hanno sacrificato la propria vita per quella avanzata verso la libertà, la libertà del nostro Paese. L'Europa, ricorda Mattarella, è in un momento di scelte importanti per il suo futuro. Futuro che deve preservarci da errori già commessi. Far memoria della tragedia di Montecassino, le parole del Presidente, per ricordare l'orrore della guerra, gli errori della storia e per rinnovare l'impegno comune contro le dittature.