In tempi di riforme e revisioni la Costituzione diventa oggetto di discussione, di confronto e di interpretazione. Cornice fondante del sistema democratico del Paese. Costituzione che è di tutti, spiegano all’unisono istituzioni, politica, partiti. Sergio Mattarella coglie l’occasione della Milano Civil Week, rispondendo ad alcune domande per tornare su temi a lui cari: il valore e l’attualità della nostra Carta, appunto. Ma, aggiunge: “riguarda tutti e va difesa perché ha fatto crescere l'Italia, creando una comunità”. Ma soprattutto sottolinea come sia stata scritta con grande saggezza e perizia, con norme capaci di essere applicate persino a temi allora sconosciuti. Attualità nel tempo, come, con presupposti diversi, aveva rimarcato solo 24 ore prima Meloni in un convegno alla Camera. Attuale, dunque, ma anche frutto di perizia e saggezza, rimarca il Capo dello Stato, un messaggio il suo a prestare evidente attenzione alle continue ipotesi e a volte velleità di modifica. "Un registro che affiora, una tendenza a voler inserire nella prima parte della Costituzione nuove disposizioni su argomenti specifici. La Costituzione rappresenta da 75 anni un punto di riferimento sempre attuale, costante." La Costituzione riguarda tutti da vicino e i suoi valori sono alla base del nostro vivere insieme, ricorda ancora. Come fatto dalla Premier: "È di tutti perché tocca tutti", aveva detto, salvo però ribadire la necessità di non indietreggiare sul premierato, che metterà fine alla sovrapposizione dei ruoli perché, dice Meloni, "chi ritiene di essere depositario esclusivo della Costituzione ne mette in crisi la funzione unificante”. Due visioni parallele, non coincidenti, che partono dal medesimo presupposto ma che guardano, da un lato a passato e futuro, dall’altro forse più al presente.























