Sceglie la Calabria Sergio Mattarella per celebrare la Festa del Lavoro, ancora una volta fuori dal Palazzo. Dopo Udine nel 2022 e l'Emilia Romagna lo scorso anno, questa volta è il distretto agroalimentare del Cosentino a rappresentare il mondo dei lavoratori. La visita a due stabilimenti, il saluto a dipendenti e dirigenti della Gias di Mongrassano prima e della Assolac Granarolo di Castrovillari poi. Con lui le autorità locali, il Ministro Calderone che ribadisce come il tema sicurezza sia una priorità morale e politica. Inaccettabile lo stillicidio di morti, serve un impegno determinato, avverte subito il Presidente nel suo intervento. "Non possiamo accettare lo stillicidio continuo delle morti, provocate da incurie, da imprudenze, da rischi che non si dovevano correre." Il lavoro è un valore anche economico ma, ricorda Mattarella, non è una merce. "Il lavoro è legato in maniera indissolubile alla persona, alla sua dignità. Il lavoro non è una merce." Ricorda come e quanto il sud sia decisivo per il futuro del Paese e dell'Europa. Una separazione delle strade con il settentrione recherebbe gravi danni agli uni e agli altri. Ricorda ancora come e quanto i migranti siano parte essenziale della produzione e come sia un dovere vigilare su illegalità e criminalità. La crescita, sottolinea, è fondata su equità, coesione e dialogo, innanzitutto con i corpi intermedi a cominciare dall'insostituibile ruolo del Sindacato. "Il movimento sindacale, portatore di valori democratici è interlocutore insopprimibile." Resta una prospettiva allarmante, quella di una tecnologia avanzata che limiti libertà e creatività e il pensiero va all'uso dell'intelligenza artificiale. Festa del Lavoro dunque, Festa della Repubblica che i costituenti hanno voluto fondare proprio sul lavoro di tutti, ricorda il Capo dello Stato.