Il momento è solenne. Nel centenario dell'Università di Firenze, il presidente Mattarella si sofferma sulle sfide comuni dell'umanità mentre abitualmente viene dissipato gran parte del tempo, delle energie e delle risorse ammonisce, nel competere, nel contrastarsi quando non nel combattersi. È stimolato da presenze, parole della dottoressa Caly dell'Agenzia Spaziale Europea, le riflessioni del presidente si spingono verso il cosmo. "È importante la relazione che ci ha fatto la dottoressa Caly perché ha sottolineato come nello spazio si svolga un'attività culturale di ricerca scientifica, di consegna all'umanità di strumenti sempre maggiori di conoscenza. E se c'è una messaggio importante in questo momento, è quello di far sì che lo spazio rimanga un ambito collaborativo di conoscenza scientifica di fronte a tentativi di fare dello spazio di interventi commerciali o di speculazioni commerciali se non addirittura, come qualche cenno fa temere, di competizione dell'Italia". Quattro le tappe del capo dello Stato in città la visita al museo della Specola che riapre al pubblico il 22 febbraio e la partecipazione a momenti dedicati a due personalità che hanno significato molto per Firenze e la sua storia del ventesimo secolo: il magistrato Pierluigi Vigna e il sindaco dell'alluvione Piero Bargellini.