Un asse con Parigi per una nuova Unione Europea, un'intesa piena con la Francia su più fronti. Sergio Mattarella nella sua prima visita di Stato, dopo la pausa causata dalla pandemia, viene ricevuto nella capitale Transalpina, con tutti gli onori. La Francia accoglie un amico e una grande personalità, dice il Presidente Macron, quasi abbracciando calorosamente, nei limiti delle regole anti-Covid, il Capo dello Stato. Un'ora di colloquio all'Eliseo, durante il quale Mattarella ricorda ai Governi e alle forze politiche, come sia illusorio fermare i flussi migratori, mettendo cartelli di divieto di ingresso. Perchè il fenomeno va governato anche con gli aiuti. Poi ribadisce i valori comuni con la Francia. "Questo coordinamento rafforzato tra Francia e Italia, è emerso evidente anche a Bruxelles, in occasione del Recovery Fund. Con una posizione comune, con una posizione particolarmente preziosa del Presidente Macron, della Francia. Perché l'Unione acquisisse consapevolezza della drammaticità della condizione economica, provocata dalla pandemia". Agenda fitta nella tre giorni parigina per Mattarella, che poi proprio sull'Unione, sul futuro dell'Europa, interviene alla Sorbona. La politica migratoria resta un vulnus per la coscienza europea, al fenomeno non siamo riusciti, avverte, a dare una risposta adeguata, efficace e comune. Ma non solo questo, egoismi e nazionalismi minacciano il percorso di integrazione e gli stessi valori democratici di libertà, uguaglianza e solidarietà. Quei valori ai quali, gli stessi Stati, hanno aderito. "Le solenni decisioni, assunte da ciascun popolo, al momento dell'adesione al progetto, non possano essere contradette, se non a prezzo della drastica decisione dell'abbandono. Occorre chiarezza". Europa però vuol dire integrazione, la dialettica non indebolisca le fondamenta dell'Unione. La politica del caso per caso, non basta. Sul Recovery e il Next Generation EU, l'obiettivo è consegnare ai giovani, un'Europa più coesa. Il prezzo dell'incapacità degli Stati, non può essere pagato dalle prossime generazioni. Non si può fallire, non deve accadere, avverte Mattarella.