Nessun tentennamento, nessun cedimento. Da Sergio Mattarella a conclusione della tre giorni nei balcani, Albania prima, Macedonia del Nord poi, arriva un chiaro messaggio sulle linee di politica estera. Da un lato l'asse privilegiato con i balcani occidentali senza i quali l'unificazione e l'integrazione europea non sarebbe completa, un punto fermo del suo mandato. Dall'altro l'assicurazione che l'Italia manterrà alta e forte la pressione su Mosca attraverso le sanzioni, nel solco delle alleanze. Un invito il suo mantenere rigore, ricordando qual'è il posto del nostro Paese nello scacchiere europeo ed atlantico. Un chiaro messaggio, così come quello rivolto senza mezzi termini alla stessa Unione. C'è un'altra esigenza, avverte il Capo dello Stato, quella di ricreare meccanismi di solidarietà e non solo. È urgentissimo procedere, dice, alla fissazione di un tetto europeo al prezzo del gas come da tempo chiede l'Italia. "L'Italia ha proposto già da quattro mesi all'Unione Europea il tetto al prezzo del gas che adesso alcuni altri Paesi cominciano a comprendere necessario. Se fosse stato adottato quando l'Italia l'ha proposto quattro mesi fa, avremmo evitato alcune delle conseguenze di rincaro dell'energia. È urgentissimo procedere." Prima il momento di raccoglimento in memoria della Regina Elisabetta, poi le durissime parole all'indirizzo di Putin. La Russia ha riportato l'incubo della guerra nel cuore dell'Europa e dalla sciagurata invasione russa, aggiunge, dipende la crisi energetica che tante preoccupazioni sta creando a famiglie e imprese. La risposta euro-atlantica è stata all'altezza ma servirà tempo e sacrifici, anche economici. Ma sono costi immensamente minori di quelli che dovremo subire se succedesse alla logica dell'aggressione. "Non si può arretrare dalla trincea della difesa dei diritti umani e dei popoli, avverte Mattarella, e per questo servirà una grande coesione interna.".























