I toni concitati di Giorgia Meloni non scalfiscono le opposizioni che contestano la Premier senza sconti. Dalla politica estera, le scelte fatte per definire la legge di stabilità, il PD, il Movimento Cinque Stelle, e gli altri partiti che siedono sui banchi della minoranza, rintuzzano li attacchi che arrivano dallo scranno del governo. Sul settore semivuoto dei leghisti Elly Schlein ironizza: "Voglio salutare il ritorno dei colleghi della Lega che stamattina non sono venuti ad ascoltarla dicendo che è colpa dei ritardi dei treni, beh sanno con chi prendersela, con il loro ministro". Per la segreatia del PD, Meloni si è ritirata nella stanza dei bottoni da una parte c'è Il meraviglioso mondo di Ameloni e dall'altra quello della propaganda andata in scena ad Atreju, poi c'è la realtà testarda, dei numeri. "Presidente Meloni faccio una premessa, scenda dal ring, perché questo è un luogo serio, io capisco la necessità di cercare un nemico al giorno per coprire i fallimenti del suo governo, ma le ricordo che lei è la Presidente del Consiglio di tutti italiani". Giuseppe Conte, che con la leader del PD ha poi parlato per diversi minuti prima dell'inizio del tradizionale appuntamento di gli auguri tra le alte cariche istituzionali al Quirinale, ha rispolverato lo slogan di Atreiu "la via italiana". "La vostra è piegarvi alle istruzioni che ricevete da Bruxelles e Washington e l'UE non è una commissione europea ma un gabinetto di guerra che lei ha votato. Ad Atreju ha chiesto cuori puri e passi audaci, il suo cuore puro è servilismo per i potenti". Ma è di fronte all'accusa lanciata da Meloni sui soldi pubblici versati a Beppe Grillo che il presidente pentastellato ha tuonato: "Quella proposta di più sette mila euro al mese sono cinque volte lo stipendio di un insegnante. Ma come vi permettete e dice a noi che non accetta lezioni dal Movimento Cinque Stelle. Ma lo sa che facciamo noi da anni? 100 milioni tagliandoci gli stipendi li restituiamo alla colletività". Per Nicola Fratoianni ogni spesa in più per armi cancella un diritto, quello alla scuola, quello alla scuola quello a fare la spesa le faccio un regalo di Natale per riflettere, ha concluso il deputato di Avs porgendo alla Premier delle cartoline contro le spese militari.