È un'intesa che parte dai saluti affettuosi e confidenziali come tra vecchi amici e che arriva fino ad un pieno allineamento sulle grandi crisi internazionali, con una preoccupazione che oggi più di ieri impegna tanto Biden quanto Meloni, la crisi in Medio Oriente non solo non si deve allargare, ma è necessario arrivare a quella soluzione di due popoli, due Stati che per entrambi è l'unica possibile. Il G7 di giugno a guida italiana ne farà una priorità assoluta. "Stiamo lavorando su un Summit del G7 molto concreto per riaffermare l'ordine basato sul diritto internazionale". L'Italia sostiene il lavoro per il cessate il fuoco che gli Stati Uniti stanno portando avanti, così come la necessità di intervenire per arginare la crisi umanitaria a Gaza. "Gli Stati Uniti faranno di più, nei prossimi giorni infatti, insieme ad altri partner lanceremo per via aerea degli aiuti umanitari, cibo, assistenza". Nell'agenda del G7 l'Africa avrà uno spazio importante, un continente ricco il cui sviluppo deve essere sostenuto anche per garantire il diritto a non migrare, del quale devono farsi garanti tutti. "Dobbiamo sostenere lo sviluppo del continente africano e porre fine al traffico di esseri umani. Sono venuta qui con la proposta di lanciare una alleanza globale contro il traffico di essere umani". Biden ringrazia la premier per il sostegno pieno all'Ucraina sin dal primo giorno, l'incontro dura un'ora con il presidente americano che accoglie nello studio ovale la sua ospite, intonando "Georgia on My Mind" di Ray Charles. Pochi minuti prima del bilaterale l'annuncio dell'accordo sul trasferimento in Italia di Chico Forti, condannato nel 2000 a Miami per un omicidio di cui si proclama innocente, poi la premier si mette nuovamente in viaggio, prossima tappa il Canada.