Il tema migranti, la tragica vicenda del naufragio di Cutro, transizione verde, il patto di stabilità, ma soprattutto il sostegno militare a Kiev. È un intervento a tutto campo, quello di Giorgia Meloni, al Senato le comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo che sarà sì incentrato su questioni economiche e conflitto, ma nel quale l'Italia tornerà comunque a porre, con forza, il tema dei flussi migratori. Ma è sull'Ucraina che la Premier si sofferma maggiormente. Le pressioni su Mosca sono fondamentali per arrivare una pace giusta, l'appoggio a Kiev continuerà fino a quando sarà necessario. La libertà ha un prezzo ricorda, rintuzzando le opposizioni. "Raccontare agli italiani che, se non fornissimo le armi all'Ucraina, si potrebbero aumentare le pensioni o si potrebbero tagliare le tasse è una menzogna che intendo chiamare con il suo nome." Ma sul tema è della Lega che arriva, un po' a sorpresa, il distinguo più significativo nella maggioranza; laddove pur si conoscevano le diverse sfumature che hanno di fatto reso complicata l'intesa sulla risoluzione finale. È il capogruppo Romeo, a marcare la posizione chiedendo di frenare l'escalation, sebbene Fratelli d'Italia non veda contraddizioni perché, si spiega quello che conta è il voto in aula. "Si sente parlare costantemente di offensiva, la Polonia pronta inviare, addirittura, i caccia. Il problema non è il sostegno militare all'Ucraina, il problema è una corsa ad armamenti sempre più potenti." Tra le opposizioni divise anch'esse, il terzo polo con Calenda si dice d'accordo con la linea dell'Esecutivo, in continuità con Draghi, non così i 5 Stelle. "La strategia del continuo invio di armi è fallimentare. Stà fallendo." La temperatura a Palazzo Madama sale poi sul tema dell'immigrazione. Ho la coscienza a posto sono una madre, dice la Premier, quanto alla tragedia di Cutro, su cui le opposizioni chiedono l'accesso agli atti amministrativi. Meloni pronta a ribadire la richiesta di rispettare gli impegni presi dall'Europa nell'ultima riunione, con tanto di telefonata con la Presidente della commissione Von Der Leyen, per condividere l'urgenza di un azione congiunta a livello europeo. Sebbene il Presidente del Consiglio UE Michel, in una lettera ai leader, di fatto sottolinea come, a tema migranti, sarà dedicata una breve sessione.