Questo Governo rispetterà le regole attualmente in vigore e nel contempo offrirà il suo contributo per cambiare quelle che non hanno funzionato a partire dal dibattito in corso sulla Riforma del Patto di Stabilità e Crescita. Per la sua forza e la sua storia l'Italia ha il dovere prima ancora che il diritto di stare a testa alta in questi consessi internazionali, con spirito costruttivo ma senza subalternità o complessi di inferiorità, come troppo spesso ci è parso che accadesse in passato, coniugando l'affermazione del proprio interesse nazionale con la consapevolezza di un destino comune, europeo e occidentale.























