Il saluto alla prima donna italiana Presidente del Consiglio, come da prassi, è unanime, come l'auspicio di lavorare presto insieme. Il primo messaggio di congratulazioni è arrivato da Bruxelles, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in un tweet esprime il desiderio di voler cominciare a lavorare subito con il governo italiano per affrontare le prossime sfide. Sulla stessa linea il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, che come la von der Leyen ha sentito al telefono Giorgia Meloni, e la Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, che dice "l'Italia deve rimanere al cuore dell'Europa". "Non vedo l'ora di lavorare con lei", scrive il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg. Meno diplomatici e decisamente più calorosi i messaggi arrivati dagli stati guidati da governi conservatori, primo fra tutti l'Ungheria. Il presidente Viktor Orban posta una foto con Giorgia Meloni e parla di un grande giorno per la destra europea. "Congratulazione a Giorgia Meloni" scrive il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, parlando di un giorno importante per l'Italia, l'Unione Europea e la Nato e auspicando una leadership determinata e coraggiosa, che supporti valori duraturi. A dare il benvenuto a Giorgia Meloni anche il primo ministro olandese Rutte che punta al rafforzamento dei forti legami con il suo paese e, sempre dall'Olanda, il populista Geert Wilders augura in bocca al lupo a Meloni e Salvini. Entusiasta Marie Le Pen, presidente del partito francese di estrema destra, che parla di patrioti al potere. Da oltreoceano il presidente americano Joe Biden auspica il sostegno italiano alla causa Ucraina, sottolineando la necessità di garantire il rispetto dei diritti umani e dei valori democratici, con l'obiettivo di costruire una crescita economica sostenibile. Da Kiev il presidente ucraino Zelensky mette l'accento sulla continua fruttuosa collaborazione per garantire pace e prosperità in Ucraina, in Italia e nel mondo. Auspicio confermato dalla telefonata fatta dal nuovo Ministro degli Esteri Tajani al suo omologo ucraino Kuleba.























