Caro bollette, ma non solo. Quando mancano 24 giorni al voto, i leader sparsi un po' ovunque in questo giro d'Italia elettorale, si confrontano a distanza su diversi temi, anche se a dominare la scena resta la soluzione su come alleviare il peso delle tariffe energetiche per imprese e famiglie. Giorgia Meloni impegnata in un comizio a Perugia, ribadisce che si devono tagliare subito gli oneri sociali in bolletta come le accise e poi, aggiunge la leader di Fratelli d'Italia, bisogna separare il costo del gas da quello dell'energia elettrica; Matteo Salvini bussa al portone di Palazzo Chigi per chiedere un deficit di 30 miliardi per soccorrere gli italiani alle prese con le tariffe stellari. A me interessa poco stravincere e avere un milione di disoccupati in piazza il 2 novembre, non è possibile, incalza il segretario della Lega, non è pensabile, mi interessa vincere e governare un Paese vivo, non un Paese in ginocchio; per il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, il fattore tempo è determinante: il Governo in carica può e deve intervenire subito con un decreto e farsi carico degli aumenti dell'energia, se ci sono i margini per farlo senza ricorrere ad un nuovo scostamento di bilancio, questo è preferibile per tutti; Giuseppe Conte snobba la corsa registrata dei sondaggi sul Carroccio e fa sapere: i sondaggi dicono che abbiamo superato Salvini, il nostro obiettivo non è superare la Lega ma raccogliere con il consenso popolare, quanta più forza politica, scandisce il leader del Movimento 5 Stelle, perché il voto utile è quello che date a noi; Enrico Letta che ha aperto la campagna elettorale a Milano, da dove è certo partirà la rimonta, a Sky Tg24 dice di essere convinto che la soluzione per spegnere l'incendio del caro energia, passa per Bruxelles. La questione dell'aumento delle bollette è così clamorosa, che non potrà che esserci una presa di posizione comune europea, penso che si possa, grazie a un intervento dell'Unione Europea, non mettere mano a uno scostamento che deve essere ultima risorsa, non la via maestra; il leader di azione Carlo Calenda, cita una famosa frase del Draghi Presidente della BCE, per dire che contro il caro bollette quasi tutto si può fare: io sono per il Whatever it takes su energia, anche con scostamento di bilancio, non intervenire oggi costerà molto di più domani in PIL e occupazione, però i partiti devono assumersi le loro responsabilità su Piombino e cancellare promesse miliardarie.























