Marciare compatti in vista dei difficili e delicati appuntamenti autunnali. Lo chiede Giorgia Meloni ai partiti di Governo, lo auspica Elly Schlein rivolgendosi ai leader di quella che potrebbe concretizzarsi a pieno come la coalizione progressista, a cominciare dalla Liguria, dove arriva il via libera dei 5 Stelle di Conte al nome di Andrea Orlando, l'ex ministro PD. Sul fronte della maggioranza l'ultimo vertice, dopo la movimentata pausa estiva, è servito a chiarire e chiarirsi ma soprattutto a serrare i ranghi, lasciando temporaneamente da parte quei temi su cui si sono manifestate le diverse sensibilità, dallo ius scholae, alla quota 41, alle nomine Rai, alle concessioni balneari. Gli italiani vogliono che l'esecutivo abbia il coraggio di cambiare ciò che non funziona e che concentri le risorse su quello che è importante senza sperperarle, spiega Meloni, e al centro dell'azione di Governo ci sarà innanzitutto la manovra che dovrà essere seria e responsabile, avverte la Premier e che confermerà gli impegni presi e già avviati della riduzione delle tasse. Si guarda soprattutto a natalità, famiglia e occupazione giovanile, insomma guardare avanti compatti sul programma di Governo e sulle riforme già avviate. "Concentreremo le risorse per aumentare gli stipendi, favorire le politiche per la natalità e creare crescita e occupazione." Quanto alle divergenze sulla politica estera, sostegno a Kiev in primis, la Lega con una nota prova a chiudere il caso, non ci saranno iniziative parlamentari in controtendenza, la posizione dell'esecutivo è una. Sul fronte opposto il punto di convergenza è quello del contrasto alle politiche economiche del centrodestra e dei tagli alla sanità . "La spesa sanitaria si calcola in tutto il mondo sul Pil e da quando Giorgia Meloni siede a Palazzo Chigi quella spesa sta scendendo." Sulle alleanze però tornano a scontrarsi a distanza Conte e Renzi, con il primo che accusa i dem sul riavvicinamento dannoso, a suo dire, del leader di Italia Viva e la segretaria PD che invita a parlare di programmi e non di veti. Sulla Liguria però arriva l'annuncio dei pentastellati, pieno sostegno ad Andrea Orlando, un passo in avanti significativo, riconosce Schlein, decisione del movimento di Conte, con il ritiro di Luca Pirondini, che era stato proposto dai pentastellati come candidato governatore, che arriva a poche ore dallo scadere della disponibilità a guidare il campolargo dell'ex ministro ligure, che dice, appoggio assolutamente importante ma bisogna ancora sciogliere dei nodi.