La prima giornata a Palazzo Chigi è una sfilza di riunioni e telefonate. Accendere la macchina non è mai semplice e l'agenda della Presidente Meloni si divide tra le questioni economiche e la necessità di chiudere la squadra di Governo, con i sottosegretari. Le richieste all'interno del centrodestra si fanno esigenti, tutti i partiti hanno una compensazione da reclamare. Chi come Berlusconi perché si aspettava più ministri, chi come Salvini perché deve mediare tra le tante anime della Lega, chi come Lupi perché alla fine non è diventato ministro. Ognuno ha le sue motivazioni. In serata, nella sede del Governo, sembra andare in scena una riunione dello Stato Maggiore di Fratelli d'Italia, arrivano i ministri Lollobrigida e Ciriani, ma anche il Presidente del Senato La Russa. La seconda carica dello Stato ad un summit politico a Palazzo Chigi, non è una scena abituale. È l'altra faccia di una giornata in cui la Premier aveva visto i ministri Giorgetti, Fitto e Calderone. Si inizia a ragionare di manovre, provvedimenti economici ed anche come mixare le diverse sensibilità sui provvedimenti, come l'aumento del tetto per il contante, su cui spinge la Lega ma su cui frena Forza Italia. C'è spazio anche per una telefonata con il Segretario Generale della NATO, Stoltenberg. Da entrambi, la rassicurazione che Italia e Alleanza Atlantica, sono e saranno complementari nel contributo di difesa e sostegno all'Ucraina. Su questo fronte, nessuna sbavatura.