Dall'agenda Draghi, agli appunti di Giorgia. Così si chiama la novità comunicativa che la Presidente Meloni vorrebbe diventasse un appuntamento settimanale. Una comunicazione ad una direzione per far arrivare, senza filtri, la propria versione. Qualcosa già visto con Renzi e Conte, uno strumento che la Meloni inaugura difendendo le scelte del Governo, anche sui temi più controversi. Il tetto all'uso del contante svantaggia la nostra economia. Ecco perché è stato innalzato, dice, e non è vero che favorisce l'evasione fiscale. "Abbiamo aumentato il tetto al contante banalmente, perché il tetto al contante, sfavorisce la nostra economia. E crea problemi alla nostra economia perché noi siamo in un mercato europeo, e in un mercato europeo un tetto al contante ha un senso solamente se ce lo hanno tutti." Sull'obbligo di uso del POS, la Meloni rivendica che la scelta di cancellarlo per i pagamenti sotto i 60 euro e a favore dei commercianti, che pagano appunto le commissioni. Ma l'apertura a possibili modifiche è chiara. "La soglia dei 60 euro è indicativa, nel senso, per me può essere anche più bassa, tra l'altro c'è ovviamente su questo una interlocuzione con la Commissione Europea, perché il tema del pagamento elettronico è uno degli obiettivi del PNRR. Quindi bisogna vedere e vedremo come andrà a finire l'interruzione." Lukoil, lotta alla mafia, lotta al caro energia, la Meloni è soddisfatta del lavoro fin qui fatto. Sul Reddito di Cittadinanza conferma la scelta di cancellarlo dal 2024, perché dice, la povertà si combatte con il lavoro, non con i sussidi. il Movimento 5 Stelle attacca e vede il pericolo di tensioni sociali nei prossimi mesi. "C'è il rischio che in conseguenza di una Legge di Bilancio che taglia sulla giustizia sociale, che mette in difficoltà i cittadini, che fa la guerra ai poveri, che segue le logiche dell'austerità, è inevitabile che i cittadini manifestino." Sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Presidente del Consiglio si dice pronta ad accelerare. Ma rileva che dei 55 obiettivi da raggiungere, 30 sono stati lasciati in eredità dal Governo Draghi. Le opposizioni attaccano: è un maldestro tentativo di mettere le mani avanti in caso di fallimento.























