Un lampo a sorpresa. La visita di Giorgia Meloni a Donald Trump ha preso tutti in contropiede, un volo intercontinentale super segreto, un dialogo fitto e poi la ripartenza per l'Italia. Bella serata con Donald Trump che ringrazio per l'accoglienza, ha commentato sui social la Presidente del Consiglio pronti a lavorare insieme. Donald Trump la ha accolta a braccia aperte, ha preso d'assalto l'Europa ha detto il presidente eletto degli Stati Uniti; parole che rafforzano le speranze dei sostenitori della Meloni, cioè che la premier conservatrice italiana diventi l'alleata di riferimento di Trump in Europa. Un ruolo chiave visto che con la stessa Europa si rischia la guerra commerciale e si deve gestire il conflitto in Ucraina. Non è un caso che la Meloni sia il primo membro del G7 del vecchio continente a visitare il prossimo capo della casa bianca nella sua residenza in Florida, ma il vero motore della visita sembra sia stata la vicenda di Cecilia Sala. Secondo quanto riporta il New York Times, la presidente del consiglio avrebbe spinto furiosamente con Trump per trovare una sponda. L'Iran vuole libero infatti Mohamed Abedini l'ingeniere iraniano arrestato a Milano su richiesta degli USA che ora vogliono estradarlo. Cecilia Sala è stata arrestata con accuse generiche e pochi giorni dopo che sono scattate le manette per Abedini. Il nesso è evidente così come la mossa della Presidente del Consiglio. Della vicenda tra poche ore riferirà davanti al copasir il Sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano.