Non si può sapere ora come si sviluppi il negoziato. Pertanto noi dobbiamo attendere, fermo restando che poi ci sarà, come ha ribadito lo stesso Presidente Consiglio Giuseppe Conte, un voto parlamentare. Voglio poi ricordare che noi stiamo lavorando su un terreno minato, che è stato preparato non da chi attualmente governa, cioè non dalla forza politica cui appartengo, bensì da altri. Probabilmente, io lo voglio anche accettare, sono stati errori fatti in buona fede, ma adesso bisogna essere chiari e bisogna concedere Giuseppe Conte, o chi per lui, la possibilità di negoziare, senza che polemiche sterili e finalizzate ad ottenere qualche consenso in più, possano ledere la sua capacità negoziale. Anche in altre occasioni il governo è riuscito a stupirci in sede europea, per cui io vorrei che poco alla volta il clima si svenelisse per consentire il 23 e non soltanto il 23, perché credo che la partita si giochi su tempi un pochino più lunghi, di ottenere i risultati migliori possibili.