Messina Denaro, Mattarella si congratula con comandante Arma

16 gen 2023
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La cattura dell'ultimo stragista degli eccidi del 1992, del 1993 per un giorno archivia la distinzione tra maggioranza ed opposizione. Perché a vincere è lo Stato. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al ministro dell'interno e al comandante dei Carabinieri Teo Luzzi per congratularsi. La storica cattura ha portato a Palermo la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per lei un sosta a Capaci: "È un giorno di festa per noi e possiamo dire ai nostri figli che la mafia si può battere. Non abbiamo vinto la guerra, non abbiamo sconfitto la mafia ma questa battaglia era una battaglia fondamentale da vincere ed è un colpo duro per la criminalità organizzata". A chi insinua che dietro l'arresto di Messina Denaro ci sia stata una trattativa tra la mafia e il governo, la premier replica: Matteo Messina Denaro andrà al carcere duro perché quell'istituto esiste ancora grazie a questo governo. Su cosa si sarebbe fatta questa eventuale trattativa? Anche il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, è volato in Sicilia per ringraziare gli inquirenti. "Ritengo il Ministro dell'Interno fortunato, perché raccolgo questo importante risultato grazie al grande valore dell'Arma dei Carabinieri, e quindi sono grato al comandante generale per lui e per tutta l'arma. Spero che questo sia un elemento anche di rassicurazione per i cittadini". Riconoscenza ai Carabinieri espressa dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana e dal Presidente del Senato Ignazio La Russa. Anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi esulta: l'arresto di Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di latitanza e di ricerca senza sosta da parte delle forze dell'ordine dimostra ancora una volta che lo Stato è più forte e la mafia non vincerà. Il vicepremier Matteo Salvini ha ringraziato con profonda emozione le donne e gli uomini dello Stato che non hanno mai mollato. Il guardasigilli Carlo Nordio cita Falcone: è stato catturato il più pericoloso di latitanti mafiosi. Questo dimostra l'insegnamento di Giovanni Falcone. La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani può e deve finire. Per il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, la mafia non deve vincere, la mafia non può vincere. Lo Stato non deve abbassare le difese né ora, né mai. Il segretario del PD Enrico Letta si complimenta per il successo dell'operazione e afferma la mafia alla fine perde sempre.

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