Se tre indizi fanno una prova, le parole del Ministro Crosetto segnano, sui migranti, una frattura politica tra Italia e Germania che va ben oltre la polemica quotidiana. Infatti, dopo le parole del vice segretario della Lega Crippa sulla Germania che invade i paesi 80 anni fa con i carrarmati, ora con I migranti, dopo la lettera formale della Presidente del Consiglio Meloni che proprio a Scholz chiedeva conto dei finanziamenti alle ONG e tuonava non si può essere solidali con i confini degli altri, ora l'ultimo episodio. In un post sui social, il titolare della Difesa tricolore ha attaccato il Cancelliere tedesco Scholz; la Germania blocca I migranti da una parte, ma gli agevola dall'altra è geniale. Il dito è puntato contro il finanziamento delle ONG da parte tedesca che, secondo l'Italia favorisce l'immigrazione sulle nostre coste. A cui però si sovrappone ora la decisione di instaurare controlli aggiuntivi alle frontiere con Austria, Svizzera e Repubblica Ceca. Ma non è l'unico fronte aperto; la decisione dei giudici di Catania che mette in discussione l'impianto del decreto Cutro e per questo fa uscire, dal centro di Pozzallo, tre tunisini che avevano fatto ricorso. È la miccia di uno scontro con le toghe che si riaccende proprio sui migranti. Maurizio Gasparri, Forza Italia, spara ad alzo zero. I magistrati che si oppongono alle norme del Governo in materia di immigrazione, sono nemici della sicurezza della nostra Nazione, sono un ostacolo alla difesa dell'ordine pubblico. Per i giudici etnei il provvedimento è in rotta di collisione con la normativa dell'Unione Europea e non aderisce ai principi costituzionali. Il Viminale annuncia di voler impugnare la decisione dei giudici, a replicare, ai mal di pancia del Governo, c'è l'Associazione Nazionale Magistrati è fisiologico, dicono, che ci possano essere provvedimenti dei giudici che vanno contro alcuni progetti e programmi di Governo e questo non deve essere vissuto come un interferenza, questa è la democrazia.