L'intenzione della Casa Bianca di dirottare in Italia e in Grecia qualche centinaio di migranti sudamericani incassa da Roma e Atene reazioni diverse. Se il Governo greco sbatte la porta in faccia a Biden negando qualsiasi intesa con Washington, l'Esecutivo italiano non smentisce l'accordo ma lo spartiacque sembra legato al numero degli immigrati da accogliere. Fonti di palazzo Chigi fanno sapere che la ricostruzione della Cbs secondo la quale l'Italia avrebbe dato l'assenso alla ricollocazione sul proprio territorio di rifugiati sudamericani è del tutto fuorviante. La parola chiave per l'Italia è reciprocità: gli Stati Uniti ospiterebbero rifugiati presenti in Libia mentre alcuni stati europei del Mediterraneo ospiterebbero poche decine di profughi sudamericani. Per quanto riguarda la nostra nazione si tratterebbe di circa 20 rifugiati venezuelani. Dal Viminale filtra che l'Italia è indisponibile al ricollocamento di centinaia di migranti sul territorio nazionale in considerazione degli sforzi già sostenuti sul fronte dell'accoglienza. Ma secondo la Cbs l'amministrazione americana intende inviare in Italia e in Grecia circa un migliaio di migranti sudamericani, 500 per ciascun Paese, nell'ambito della politica di reinsediamento e con l'obiettivo di scoraggiare le persone a varcare illegalmente il confine tra Messico e Stati Uniti. I migranti verrebbero selezionati negli Uffici per la mobilità sicura che lo scorso anno sono stati istituiti in Colombia, Costa Rica, Ecuador e Guatemala. La premier Giorgia Meloni dovrebbe andare a Tirana mercoledì 5 giugno. La visita dovrebbe svolgersi nell'ambito della settimana della cultura italiana in Albania e a stretto giro dalla polemica sollevata dalle opposizioni sullo stato di costruzione delle due strutture per migranti a Shengjin e Gjader, frutto del memorandum d'intesa siglato da Italia e Albania il 6 novembre dello scorso anno.























