L'accordo sui ricollocamenti, noi stiamo andando avanti con le trattative, da un po' di tempo, con Francia e Germania e si parla di una redistribuzione del 30% per Paese, però è ovvio che va visto l'accordo nel suo complesso e quindi non deve essere un accordo a saldo negativo per l'Italia. L'immigrazione è comunque un argomento sensibile. È ovvio che noi siamo davanti alle elezioni a settembre in Germania, l'anno prossimo sarà in Francia, quindi non si può negare che questo viene a incidere poi sulla trattativa generale, perché ogni Paese vorrebbe ottenere, diciamo, l'aspetto più di interesse, con immediatezza. Ma quello che più d'interesse per un Paese, può essere che non è, anzi certamente non è d'interesse per l'Italia.