Mare Nostrum. Un nuovo ruolo geopolitico per un'area troppo spesso diventata tomba per persone disperate, in fuga dai loro tormentati Paesi. E soprattutto un ruolo da protagonista per l'Italia. Non poteva trovare un contesto migliore, quello dei dialoghi sul Mediterraneo organizzati dal Ministero degli Esteri e giunti all'ottava edizione, per illustrare quella che il Capo del Governo, Meloni, considera la sua visione del Mediterraneo e a cui aveva accennato già nel suo discorso per la fiducia: "Serve un piano Mattei per l'Africa, un modello virtuoso di crescita, senza che nessuno abbia una postura predatoria", afferma il Presidente del Consiglio. "Ci vuole più Europa sul fronte Sud, come l'Italia rivendica da tempo e come ha rivendicato particolarmente negli ultimi tempi, perché noi da soli non possiamo gestire un flusso che ha assunto dimensioni ormai ingestibile." Gestire dunque il fenomeno immigrazione in maniera strutturale e affermando la legalità internazionale, con un'effettiva cooperazione con i Paesi africani nella prevenzione e contrasto di esseri umani. Anche il Ministro degli Esteri sottolinea il nuovo ruolo dell'Italia: "Siamo assolutamente convinti che senza una politica a favore della crescita, è veramente difficile poter risolvere il problema dell'immigrazione illegale". Ai dialoghi è intervenuto anche il Commissario Europeo all'Economia, Gentiloni, chiaro nell'indicare la rotta: nella relazione con l'Africa, si gioca il futuro dell'Unione Europea.























