A solo cinque giorni di distanza dal precedente viaggio, Giorgia Meloni torna in Tunisia, stavolta accompagnata dal Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e dal premier olandese Mark Rutte. A Bruxelles la delegazione l'hanno chiamata Team Europe ed è questa la chiave dell'importanza della missione, il fatto che si svolga per conto dell'Europa, per affrontare il dossier africano legato ai temi economici, energetici e di gestione del fenomeno migranti che il nostro governo per primo a posto, con insistenza, all'attenzione dell'Europa. Meloni parla da mesi di un necessario piano Mattei per l'Africa e richiama l'UE a un impegno comune. Il vice premier Salvini usa toni netti: "L'Europa ci lascia da soli, da anni, a gestire il traffico della malavita e di associazioni private di clandestini che sbarcano quasi esclusivamente in Italia, vediamo se l'Europa finalmente ci darà una mano". La missione a Tunisi riveste particolare importanza anche considerato il nuovo patto siglato a Lussemburgo, che prevede la possibilità dei rimpatri in paesi di transito considerati sicuri. E la Tunisia sarebbe in prima linea. Il presidente Saied ha già mostrato la sua contrarietà, motivo per cui la partita sarà difficile. Ma il Team Europe porterà sul tavolo dei colloqui il piano di investimenti da mettere velocemente in campo per il paese e il lavoro per sbloccare gli aiuti da 1,9 miliardi di dollari che il Fondo Monetario Internazionale, di fronte alla resistenza di Saied alle riforme, finora ha bloccato.