"Nessuna deroga agli obblighi di accoglienza dei migranti ma ci sono sfide epocali che non possono essere affrontate dai singoli stati". Con queste premesse il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, riferisce in Parlamento dopo il muro contro muro con la Francia sulla gestione degli sbarchi. Il titolare del Viminale rivendica la linea adottata nel porto di Catania e traccia la rotta per governare i flussi migratori che non possono essere subiti assecondando le scelte delle Ong e degli scafisti. L'obiettivo dell'esecutivo è regolarizzare l'operato delle navi che raccolgono i migranti in mare e richiamare le proprie responsabilità agli stati la cui bandiera batte su quell'imbarcazioni, che devono fornire un porto sicuro. La priorità è superare il Trattato di Dublino che affida ai paesi di primo approdo la gestione dei migranti, anche perché, sostiene Piantedosi, i confini italiani sono confini europei. Il governo ha rispettato ogni legge sia nazionale che internazionale, altra cosa, precisa, è far entrare in Italia migranti di natura economica. "L'azione del governo è, e resterà sempre, ispirata ad umanità e fermezza. Al contempo affermiamo con determinazione il principio che in Italia non si entra illegalmente, che la selezione di ingresso in Italia non la faranno i trafficanti di esseri umani". Intanto qualcosa in Europa si sta muovendo, la presidenza di turno dell'Unione Europea, detenuta della Repubblica Ceca, sulla questione procederà dopo aver consultato gli stati membri, e la Commissaria agli affari interni Johansson tende la mano: "Siamo pronti anche a sostenere tutti gli attori. Domani incontrerò il nuovo ministro italiano e, insomma, discuterò anche di questo punto". L'opposizione rispedisce al mittente la ricetta di Piantedosi e il Movimento 5 Stelle incalza: "Sui migranti la propaganda del governo si scontra con la realtà dei fatti. L'unica soluzione è un meccanismo di redistribuzione automatica dei migranti e non su base volontaria, come vorrebbero gli amici ungheresi della Meloni", dice il capogruppo al Senato Barbara Floridia. Il vicesegretario del PD, Peppe Provenzano, attacca: "Dignità umana è una bestemmia sulla bocca di Piantedosi". "Piantedosi ventriloquo di Salvini e nessuna soluzione al problema. La verità è che questo governo ci ha isolato dal resto dell'Europa".























