Sui migranti ci si era divisi, sui migranti stavolta si riparte insieme. Nel solco del trattato di amicizia firmato al Quirinale, Italia e Francia provano a ricucire i rapporti a tre settimane dallo strappo del 4 maggio. Quel giorno Antonio Tajani annullò il suo viaggio in Francia per protesta contro il j'accuse all'Italia del titolare dell'Interno francese Darmanin sulla gestione dei migranti. È lo stesso Tajani ad accogliere a braccia aperte alla Farnesina la Ministra degli Esteri transalpina Catherine Colonna, un incontro cordiale, continuato a pranzo, con al centro tra gli altri il tema migranti ma anche Ucraina e l'alluvione in Emilia Romagna. "È stato un incontro molto positivo, abbiamo affrontato le questioni di principale importanza per noi e per la Francia, l'immigrazione, la situazione in Africa, a cominciare da quella della Tunisia e in Libia." A volte possiamo avere avuto posizioni diverse, ha detto il Ministro degli Esteri, ma è importante avere un dialogo costruttivo e sviluppare un'indispensabile azione congiunta di fronte alle principali sfide internazionali, a cominciare da quella migratoria. Tajani ha poi ribadito quanto il tema dei terroristi, ancora presenti in Francia, rivesta grande rilevanza per il nostro Paese, sul fronte internazionale il titolare della Farnesina ha osservato come l'avvio di negoziati di pace tra Russia e Ucraina sia in prospettiva l'obiettivo da perseguire ma come al momento non esistano ancora le condizioni per farlo. Per questo Italia e Francia convergono sulla necessità di continuare a sostenere Zelensky ed il suo popolo, per la Francia, rafforzando anche la produzione di munizioni di cui l'Ucraina ha bisogno, per garantire la propria legittima difesa.