Migranti, Tajani: sentenza Corte UE non ha senso

Stavolta la compattezza nelle reazioni dell'intero centrodestra mostra con chiarezza la posizione sul pronunciamento della Corte di giustizia europea in tema di migranti e paesi sicuri. Certo, Salvini usa termini più forti nel definire la decisione scandalosa, vergognosa e imbarazzante, ma anche l'altro vicepremier Tajani non lesina le critiche parlando di sentenza che non ha senso. Come fa un magistrato a sapere quale Paese può essere sicuro o meno, si chiede Tajani. Un lavoro certosino che invece il Ministero degli Esteri fa attraverso le ambasciate e i consolati. Insomma la tesi del Governo e della maggioranza è semplice. Nel dire che è un giudice in ultima istanza a decidere sui Paesi sicuri e quindi a poter annullare le scelte politiche di un Governo, come è stato in Italia per i trasferimenti nei centri in Albania, si stabilisce un pericoloso primato della giurisdizione sulla politica e le assemblee democraticamente elette. Dal punto di vista delle opposizioni invece la sentenza europea non fa che confermare quanto il Governo in tema di migranti e con i centri in Albania abbia agito nell'illegalità, con l'aggravante anche delle critiche alla magistratura. "Fratelli d'Italia e il Governo Meloni saranno ancora più determinati nel contrastare il traffico dei clandestini da parte degli scafisti. Ci batteremo anche in Europa per arrivare a stabilire a livello europeo quali sono le nazioni sicure dei Paesi di provenienza. Espellere i clandestini e controllare le frontiere è un'esigenza non solo d'Italia, ma di tutta l'Europa" "La colpa dei fallimenti di Giorgia Meloni secondo lei è sempre di qualcun altro. Sul fronte migranti prometteva il blocco navale ed è finita a spendere oltre 1 miliardo per un centro fuffa in Albania, con gli sbarchi che aumentano e mentre continua ad attaccare i giudici europei." Dalla Commissione europea però filtra la notizia che potrebbe essere accelerato il processo per l'entrata in vigore della nuova normativa UE in tema di migranti, prevista per giugno dell'anno prossimo, sulla qual cosa conta il Governo perché siano superati gli effetti della sentenza. .