Abbattiamo il muro del populismo, non poteva essere più esplicito e attuale il filo conduttore della settima edizione dell'inchiesta festival che si è svolto a Milano, nella suggestiva cornice del teatro Parenti ai bagni misteriosi. Una tre giorni fitta di incontri, discussioni e confronti. Le date scelte coincidono con l'anniversario della caduta del muro di Berlino, che ha segnato un'epoca di rivolgimenti geopolitici cruciali, e anche il nostro tempo è un tempo di grandi sfide. Sul palco del teatro leader politici, scrittori, economisti, e giornalisti con un fitto programma di incontri, talk e interviste. Non è mancata una giornata dedicata all'inchiesta gastronomica. "Come si combatte il populismo?" "Dicendo la verità, non credendo alle panzane, fermando la propaganda e battendosi per i principi fondamentali della nostra convivenza civile, lo stato di diritto, la difesa dei diritti, la democrazia e la libertà." La democrazia minacciata e il ruolo dell'informazione sono stati il focus di un progetto di ricerca degli studenti della Bocconi, della casa riformista come alternativa al governo di centrodestra, ha parlato l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, segretario di Italia Viva, cui ha fatto da contraltare Carlo Calenda di Azione che ha lanciato una grande iniziativa politica per marzo aperta ai riformisti per costruire un'alternativa al bipopulismo, tema ricorrente nella tre giorni il conflitto in Ucraina, paradigma della linea di difesa dell'ordine europeo e banco di prova per l'Unione Europea. E proprio il ruolo dell'Europa e le sue responsabilità sono al centro dell'intervento del Commissario europeo Paolo Gentiloni e della vicepresidente del Parlamento Pina Picerno. L'Europa, terra di libertà e pace, è sfidata oggi sia dal totalitarismo russo che dall'aggressività trumpiana, non mancano riflessioni sulle autocrazie imperanti e soprattutto sull'anno terribilis di Donald Trump, le cui scelte sono la lente attraverso cui filtrare ogni discussione sulla politica internazionale. .























