In uno scenario civile drammatico, dove si proiettano sempre di più gli interessi di Nazioni straniere, da ultime Russia e Turchia. Si è svolta la seconda missione in Libia, da inizio anno del Ministro degli esteri italiano Di Maio. Obiettivo principale resta la stabilizzazione di un Paese, diviso tra il governo di accordo nazionale di al-Sarraj e quello del generale Haftar. Ma anche la Difesa degli interessi geostrategici dell'Italia e la questione migranti. Ho fatto presente come sia essenziale evitare il congelamento del conflitto. Ipotesi che porterebbe ad una divisione di fatto del Paese che per noi sarebbe inaccettabile, in quanto anticamera di nuovi conflitti armati. Nell'incontro, le autorità libiche hanno consegnato una serie di proposte per la modifica del memorandum di cooperazione del 2017 con l'impegno della Libia di assistere i migranti salvati nelle sue acque e di vigilare sul pieno rispetto delle convenzioni internazionali, attribuendo loro protezione internazionale, così come stabilito dalle Nazioni Unite. “Le proposte vanno nella direzione giusta” commenta Di Maio, che annuncia, per inizio luglio il via dei negoziati.