Cosa c'entra la politica con tombe, sarcofagi, mummie e papiri? Cosa c'entrano le liti tra partiti con il Museo Egizio di Torino? Qualche giorno fa l'assessore della Regione Piemonte, Maurizio Marrone, Fratelli d'Italia, dichiara che se dipendesse da lui non riconfermerebbe Christian Greco a direttore del museo, perché esistono figure potenzialmente più qualificate. Da lì in avanti si sono pronunciati tutti. L'ex sindaca di Torino Appendino chiede in un'interrogazione al Ministro della Cultura, Sangiuliano, di intervenire. Lui, il ministro, per ora tace. Ma dalle pagine della Stampa il Sottosegretario Sgarbi difende il direttore. "Va riconfermato, ha fatto un ottimo lavoro". Greco in un'intervista rivendica i risultati raggiunti e chiede che ognuno faccia il proprio lavoro. Lo attacca invece il vicesegretario della Lega Andrea Crippa. "Faremo di tutto per cacciarlo", afferma, "e chiediamo a Sangiuliano di mandarlo via, se non si dimette lui. È un razzista contro italiani e cristiani". Passo indietro, nel 2018 il museo rilancia la campagna dedicata a chi parla arabo. "Pensata", spiega Greco, "per condividere il prezioso patrimonio del museo con gli egiziani che vivono a Torino", e che già allora fa infuriare la destra. Lo stesso Crippa allora organizza una campagna social finita anche davanti ai giudici e per la quale viene prima condannato e poi assolto. Giorgia Meloni, in quel momento solo leader di Fratelli d'Italia, va a protestare davanti al museo in un presidio culminato con un confronto diretto e molto schietto con Greco. Le priorità oggi sembrano cambiate, almeno per la premier. E il segno più evidente sono le parole di Federico Mollicone, molto vicino a Meloni e qualche anno fa tra i promotori della protesta. Oggi Mollicone dice "La maggioranza non vuole cacciare Greco. Non esiste nessuna lista di proscrizione". Tutti i partiti di opposizione si schierano col direttore attaccato, secondo la segretaria del PD Elly Schlein, perché non allineato. Dal Museo un tweet di ringraziamento e un appello a mantenere un tono urbano.