Uno scontro istituzionale che non accenna a placarsi, Sicilia e Governo centrale con la decisione del Presidente della Regione, nello Musumeci, di firmare un'ordinanza per chiudere hot-spot e centri di accoglienza per migranti, dove afferma “non sono rispettate le regole anti-COVID. Governatore che è pronto a rivolgersi alla Magistratura se nelle prossime ore non sarà attuata la disposizione, “Perché se l'immigrazione è competenza dello Stato, quella sanitaria è regionale”, precisa. Abbiamo soltanto rivendicato il diritto sacrosanto di tutelare la salute dei siciliani, di chi si trova in Sicilia e di quelle persone che vengono reclutate, concentrate, ammassate negli hot-spot e nei centri di accoglienza meglio identificati come “migranti”. “Fermezza e velocità di intervento” chiede il Governatore, che ha elencato i numeri, che considera impressionanti. A luglio oltre 7 mila sbarchi sulle coste siciliane, a metà agosto oltre 3 mila gli arrivi, contro i 1200 nell'intero agosto dell'anno scorso. Tra questi, a Lampedusa 58 sono risultati positivi. Come è già successo nei mesi scorsi, l'esecutivo potrebbe impugnare l'ordinanza al T.A.R. con richiesta di sospensiva o alla Corte costituzionale per conflitto di attribuzione. Il Viminale in una nota riferisce che in luglio 3500 migranti siano stati trasferiti in altre regioni e chiede leale collaborazione.