Guerra e giustizia alimentano lo scontro politico dentro e fuori la maggioranza. Se la presidente del consiglio Giorgia Meloni alla fine del Summit NATO a Washington rivendica l'invio di sistemi di difesa antiaerei all'Ucraina come il modo migliore per difendere una nazione aggredita e garantisce una maggioranza compatta sul tema, in Italia, c'è chi nel giro di poche ore è pronto a smentirla. Così il vice segretario della Lega Andrea Crippa da mesi portavoce delle posizioni più scomode del partito di Matteo Salvini polemizza con la premier. Quali sarebbero le armi difensive inviate a Kiev dice, i missili ammazzano le persone. Io sono contrario a fare in modo che in Ucraina e in Russia, sempre più soldati muoiano perché aggiunge il deputato del Carroccio, le organizzazioni internazionali dovrebbero favorire un processo di pace mentre, prosegue Crippa, ci sono solo continui invii di armi che provocano morti. L'altro fronte ancora incandescente è la giustizia dopo il via libera al disegno di legge Nordio che cancella il reato di abuso d'ufficio e limita la pubblicazione delle intercettazioni. Il Ministro della Giustizia difende la riforma e assicura che l'arsenale penale del paese contro i comportamenti illeciti dei pubblici ufficiali infedeli sia il più potente nell'Unione Europea. Una difesa portata avanti da tutto il centro-destra. "Queste riforme, lo dico chiaramente, hanno due caratteristiche: seguono i beni costituzionali, la presunzione di non colpevolezza in questo caso, la riservatezza vedremo poi per le intercettazioni e sono fatte per tutelare il cittadino perché possa riacquistare fiducia nella giustizia. Oggi, le pubbliche amministrazioni erano bloccate dalle inchieste per abuso di ufficio che molto spesso costringevano al passo indietro". Le critiche però non arrivano solo dall'opposizione ma anche dall'Associazione Nazionale Magistrati secondo cui l'abolizione dell'abuso d'ufficio rappresenta una mini amnistia chirurgica per i colletti bianchi. "Da domani, tutti coloro che sono stati condannati per abuso d'ufficio, quindi che un abuso hanno commesso, busseranno alle porte del giudice e chiederanno la revoca della loro sentenza. I giudici revocheranno le sentenze di condanna".