Nel cinquantesimo anniversario della strage di Piazza della Loggia il Ministro della Giustizia Carlo Nordio sceglie proprio il distretto della Corte d'Appello di Brescia, che comprende anche quello di Cremona, Bergamo e Mantova, per presenziare all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Un discorso che tocca vari punti il suo, dalla necessità di una giustizia rapida, efficiente ma soprattutto equa, "e un processo lento è certamente iniquo", dice, alla opportunità ma anche i rischi offerti dalla tecnologia, a cominciare dall'intelligenza artificiale. L'accelerazione sulla digitalizzazione, poi gli strumenti adottati dal governo per rafforzare il codice rosso e i fondi stanziati per le carceri. Ma è soprattutto sulla carenza di organico, che affligge ogni distretto giudiziario, che il guardasigilli prende un impegno annunciando 3 concorsi per 400 posti. "È un nostro impegno. Entro il 2026, quindi entro due anni, colmare radicalmente ma integralmente questo vuoto di organico che come sapete oggi è circa di 1300 unità. Tenuto conto anche, in modo statistico, di quelli che saranno i pensionamenti". Resta sullo sfondo la riforma della Giustizia, quella di cui Matteo Salvini sottolinea l'urgenza, a cominciare dalla separazione delle carriere e dalla responsabilità dei magistrati, "per essere un paese libero, democratico e moderno", dice. Riforma della Giustizia di cui presidente vicario della Corte d'Appello di Brescia, Antonio Matano, sottolinea però anche i rischi: quello un giudice che sacrifichi l'istruttoria in nome di una performance da raggiungere o quello che porterebbe a valutare la sua professione in modo quasi scolastico.