Non vi saranno riforme che toccheranno le intercettazioni sulla Mafia e sul terrorismo. Nessun mafioso, ritengo, abbia, al telefono, manifestato la volontà di delinquere e comunque espresso delle parole che costituiscano prova di un delitto in atto o di un delitto in progressione o di un delitto programmato. Quello cui servono le intercettazioni, e lo ribadisco ancora una volta, sono i movimenti delle persone che sono sospettate di criminalità, di terrorismo e di altri reati gravissimi.