L'Italia continua ad avere un ruolo autorevole sul palcoscenico internazionale nonostante le fibrillazioni interne che ne pregiudicano la credibilità. Ne è certo il ministro degli esteri Luigi Di Maio, che da Brindisi, dove si celebra il venticinquesimo anniversario del Centro servizi globale delle Nazioni Unite, rilancia il ruolo del nostro Paese per la Libia. “La nostra intenzione è promuovere una missione europea in Libia, con a guida, speriamo, lavoreremo per questo, il commissario Borrello e l'altro rappresentante dell'Unione europea, per riuscire ad ottenere un cessate il fuoco o quantomeno una tregua tra le parti, perché la vicenda potrebbe sfociare in un'ulteriore emergenza umanitaria e aggravare quella che c'è”. E proprio alla Libia guarda con attenzione il Centro di Brindisi, specializzato nel fornire sostegno nei settori della logistica, dell'informatica e delle telecomunicazioni a tutte le operazioni ONU. Il Segretario generale Antonio Guterres, chiudendo qui la sua missione italiana, ha voluto rimarcare il sostegno del nostro Paese, considerato partner privilegiato delle Nazioni Unite, ribadendo, infine, la sua fiducia nella COP26 del prossimo anno, che, grazie alla guida italiana, saprà riscattare il fallimento di Madrid.