Dalla politica estera al caro bollette e al fisco, è scontro totale tra i partiti a pochi giorni ormai dal voto. C'è il durissimo scambio di accuse tra Renzi e Conte sul Reddito di Cittadinanza, con tanto di chiamata in causa del Ministro Lamorgese a tutela della sicurezza, di una fase elettorale, avverte il leader di Italia Viva, sempre più animata, anche da contestazioni di piazza, come fa anche Giorgia Meloni: c'è qualcuno che cerca l'incidente, dice la numero uno di Fratelli d'Italia, che sul fronte economico chiede un tetto nazionale al prezzo del gas, senza aspettare i ritardi europei, poi sul Reddito di Cittadinanza spiega: "Per chi è in condizioni di lavorare, noi crediamo che si possano mettere in piedi condizioni per garantire la dignità del lavoro." Non manca qualche stoccato in casa Centro-Destra tra Silvio Berlusconi e la stessa Meloni sul PNRR che, per il Cavaliere, sarebbe illogico e pericoloso riscrivere, e non solo. Sul caso Ungheria, il leader degli Azzurri rimarca ancora le differenze dagli alleati: la nostra non è l'Europa di Orban, dice. Mentre la Meloni chiarisce: io non seguo Orban, che pure ha vinto le elezioni in un paese democratico, ma guardo solo agli interessi degli italiani. Di contro, da Forza Italia, ricordano come l'asse della coalizione siano proprio gli Azzurri. "Senza Forza Italia il Centro- Destra non ha, detto volgarmente, i numeri per governare." Dal Terzo Polo Calenda avverte: con il Centro-Destra, l'Italia rischia di uscire dalle linee dell'Unione. Mentre i 5 Stelle chiedono interventi per fronteggiare il caro gas. "Il gas oggi ci serve, siamo in emergenza, quindi quelle opere vanno fatte, ma devono essere fatte nel posto giusto e nel modo giusto. L'emergenza nazionale non è fare il rigassificatore a Piombino." Rivendica con orgoglio il Reddito di Cittadinanza Giuseppe Conte: tutti fanno la guerra ai poveri, l'accusa dell'ex-premier.























