Orban, Ue e Russia, è tutti contro tutti

17 set 2022
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Dalla politica estera al caro energia, al fisco, al lavoro. E' un tutti contro tutti negli ultimi giorni di una campagna elettorale che seppur diversa dal solito, di certo non è stata meno animata delle precedenti, come dimostrano le piazze, laddove dopo la sfida di Fratelli d'Italia nel profondo Nord arriva quella in Lombardia tra Letta e Salvini, tra Monza e Pontida, che fa da contraltare al turno nel Mezzogiorno di Conte. Tanti partiti, molte alleanze, diverse ricette, a cominciare dagli effetti del caro bollette e a quella necessità di sostenere famiglie e imprese in difficoltà. Per il leader della Lega resta necessario un intervento corposo e immediato da 30 miliardi anche attraverso un nuovo deficit perché dice. È questa la vera emergenza e replicando a Draghi aggiunge. Trovi i soldi per gli italiani invece di parlare di pupazzi prezzolati da Mosca. Ma sullo scostamento di bilancio, su altro debito che rischia di cadere sulle spalle delle nuove generazioni frena Giorgia Meloni che invece chiede un testo al prezzo del gas anche a livello nazionale contro le colpe della speculazione. Contrario al nuovo deficit anche Silvio Berlusconi che però attacca la sinistra che semina il panico, ma al tempo stesso avverte gli alleati. Il Governo con noi sarà europeista o non ci saremo. Tema questo che ha acceso gli animi dopo il caso, per ora chiuso dal Copasir, dei fondi russi a numerosi partiti di stati anche occidentali ma non italiani, secondo i primi dossier americani esaminati dai nostri 007 e che fa il paio con la collocazione euro-atlantica del nostro paese, dopo il voto di Lega e Fratelli d'Italia contrario alla maggioranza dell'Europarlamento contro gli attacchi di Budapest ai valori europei. Orban difeso da Meloni. Ha vinto le elezioni e l'Ungheria è una democrazia. Meloni attaccata da Enrico Letta che vede a destra intrecci pericolosi con Orban e Putin. Segretario PD che dice, democrazia non è solo il voto ma come si governa e la maggioranza dell'Unione lo considera antidemocratico. Posizioni quelle di Salvini e Meloni condannate anche da Conte che li giudica inidonei anche per questo a governare, così come Di Maio da Impegno Civico che attacca, il centro-destra alleato con Orban ci isolerebbe in Europa e perderemmo i fondi. Mentre dal terzo polo con Renzi protagonista di un duro scontro a distanza con Conte sul reddito di cittadinanza Calenda insiste. Senza una netta maggioranza un Governo di unità nazionale sarà inevitabile.

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