Non vuole che venga scambiata con una passerella, una delle tante dagli anni '90 ad oggi in cui si prometteva un nuovo futuro a Bagnoli, salvo poi non fare nulla. Giorgia Meloni assicura che questa volta è diverso, a cominciare dalle risorse un miliardo e 280 milioni per fare dell'ex area Ilva-Italsider un polo turistico. Mentre la premier firma il patto di sviluppo con il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi fuori non mancano le proteste. Meloni dal palco si rivolge a loro: questa volta il Governo ci mette la faccia. "Voglio anche dire a quei cittadini di darci la possibilità di dimostrare che le cose possono cambiare." Il Piano prevede l'intera bonifica ambientale, nuove infrastrutture, un centro di ricerca, il tutto entro il 2031. Troppo spesso, spiega la premier, il Sud è stato messo ai margini, ora si investe sulla ripresa e non sull'assistenzialismo. "E sempre nell'ottica di sostenere l'occupazione arrivo con un'altra buona notizia che è la proroga di decontribuzione Sud acclamata diciamo così trasversalmente da tutte le forze politiche, è stata accordata dalla Commissione Europea su richiesta del Governo italiano, è ovviamente una misura estremamente importante che noi riteniamo molto utile e che lavoriamo per far diventare strutturale." A Bagnoli c'è anche De Luca, nessuno scontro come a Caivano viene invitato sul palco per una foto di gruppo anche se alla fine non manca la punzecchiatura. "C'è chi caccia i soldi e chi fa le cerimonie e quindi io ho voluto partecipare anche a questa bella cerimonia essendo il principale cacciatore di soldi.".























