“Mi candido, dunque, nonostante il tentativo del Segretario uscente, chiaro a tutti, di vincere il congresso ad ogni costo e con ogni mezzo, approfittando di aver gestito per tre anni tutto il potere politico, economico e mediatico di questo Paese. Ha fretta, perché non vuole rinunciare a questa posizione dominante e non concede ai suoi avversari il tempo necessario per girare nemmeno la metà delle province italiane, perché i suoi errori e le sue contraddizioni, ove discusse dai militanti in uno spazio ragionevole, provocherebbero un suo forte indebolimento”.