È polemica per la presenza alla fiera della piccola e media editoria Più libri, più liberi, a Roma, della casa editrice Passaggio al Bosco, accusata di distribuire testi che glorificano figure e ideologie nazifasciste e antisemite. Dopo Zero Calcare anche il sindaco di Roma ha deciso di non partecipare alla fiera, insomma, assenze proteste, ma per il Ministro della cultura, Alessandro Giuli, la risposta più giusta è non censurare e non assentarsi dal dibattito pubblico. "La posizione che ritengo più ragionevole è quella dell'AIE e se devo citare una figura di riferimento, in particolare mi piace citare il professor Cacciari che è stato molto chiaro al riguardo, si può giudicare nel peggiore dei modi o addirittura inaccettabile un punto di vista di un editore, quale che esso sia, però la risposta più giusta è non censurare e non assentarsi dal dibattito pubblico." Nei giorni scorsi è stata inviata all'Associazione Italiana Editori una lettera con 80 firme di autori e autrici, nella quale si esprimeva preoccupazione e sconcerto per la presenza di un editore che pubblica testi neofascisti. La casa editrice Orecchio Acerbo ha deciso di lasciare l'AIE. A stretto giro è arrivata la risposta del presidente Innocenzo Cipolletta, questa fiera, scrive, si chiama Più libri, più liberi, perché si propone come la casa di tutti gli editori italiani, indipendentemente dalla loro linea politica, editoriale e culturale. .























