Non indietreggia Eugenia Roccella, ministra per la famiglia che nelle ultime ore con le sue dichiarazioni sull'antisemitismo e come le ha chiamate sulle gite ad Auschwitz, ha innescato anche la dura reazione della senatrice Liliana Segre. La verità è che li ho toccati su un nervo scoperto, il tentativo è quello di rovesciare i fatti appigliandosi al nulla, spiega la diretta interessata in un'intervista ribadendo: Il mio messaggio è chiaro siamo di fronte ad uno strisciante antisemitismo, non possiamo nasconderlo pensando di relegare questo fenomeno odioso al nazifascismo, cristallizzandolo nel passato, dobbiamo avere il coraggio di guardare anche al presente e denunciare ciò che vediamo e ascoltiamo. Chiarisce così le affermazioni pronunciate nelle ultime ore, le gite scolastiche ad Auschwitz sono state valorizzate per ripetere che l'antisemitismo era una questione fascista e basta. Parole che avevano provocato la lapidaria reazione di Segre. La memoria della verità storica fa male solo a chi conserva scheletri negli armadi. I nazisti, ricorda la senatrice con la collaborazione zelante dei fascisti locali, compresi quelli italiani, realizzarono una colossale industria della morte. Con Segre si schiera in blocco tutta l'opposizione che con Schlein chiede a Giorgia Meloni di dell'ex capo della comunità ebraica Riccardo Pacifici, che punta il dito contro manifestazioni, dice, che tollerano slogan di odio antiebraico. Paoletti Sky TG 24. .























