Una rete che da fisica diventa sempre più digitale tecnologica ma che continua a tenere unito il paese. I 160 anni dalla nascita di Poste Italiane sono l'occasione per guardare ai numeri, al futuro, ma anche a quello che è stato: un pezzo di storia, ricorda il presidente Mattarella: una storia che in realtà è quella d'Italia, accompagnata a quella d'Italia. Qui Poste Italiane è la storia del nostro paese per molti aspetti ed è anche quella storia di Poste Italiane, una espressione del costume e della cultura del nostro paese. Un compleanno importante che arriva insieme ad una nuova spinta verso la crescita del gruppo. Poste non vuole lasciare indietro nessuno, non vuole lasciare indietro i propri dipendenti, non vuole lasciare indietro i cittadini, come abbiamo fatto in questi 160 anni. In un paese, fatto di tanti piccoli borghi, l'ufficio postale rappresenta spesso un elemento di coesione: una sorta di ossatura che garantisce un'adeguata struttura portante di un paese che altrimenti rischierebbe di disperdersi, di frammentarsi. Orgoglio che evidentemente riecheggia nelle parole della presidente Farina. La forza della nostra azienda da sempre consiste nel saper unire tradizione e innovazione; la spinta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, lo sviluppo delle reti esistenti è fondamentale. In quest'ottica, vede la luce il progetto Polis che porterà i servizi digitali della pubblica amministrazione nei comuni più piccoli: quelli con meno di 15 mila abitanti. Un progetto ambizioso su cui il governo ha posto 800 milioni.























