"Lorenzo Pregliasco, vengo da te; proviamo a fissare le asticelle, dunque, alla luce di quello che stiamo raccontando, dei promossi e dei bocciati". "Diciamo che, chiaramente, l'obiettivo legale era il quorum, il 50% +1, ma era un obiettivo molto difficile e questo era nelle aspettative. È chiaro che la lettura politica riguarda la soglia a cui si arriverà. Stiamo vedendo i dati in diretta che sono ancora in costruzione che ci dicono, in questo momento, di un'affluenza intorno al 29%, ma è un dato che potrebbe salire leggermente con l'arrivo dei risultati dal centro nord, dalle grandi città del centro nord che sono, un po' indietro ancora nella trasmissione dei dati, quindi simbolicamente diciamo la soglia del 30%, qualche lettura la potrà far fare. Chiaro che in ogni caso che sia poco sopra il 30 o poco sotto il 30, si tratta di un dato basso. Un dato direi anche leggermente inferiore alle attese e agli obiettivi fissati dai promotori. Non certo il referendum meno votato della storia italiana, il primato rimane quello del referendum sulla giustizia, del 2022 che fece poco più del 20% di affluenza, ma comunque un dato basso e un dato basso soprattutto considerando, l'ampiezza del fronte che sosteneva questi quesiti. Di fatto tutta l'opposizione politica, tutti i partiti di opposizione, e anche la Cgil che si è molto mobilitata sui referendum sul lavoro". "Stupisce anche perché comunque quello sulla cittadinanza sembrava un tema molto sentito, Lorenzo, invece, a quanto pare, non non era così". "Non abbastanza da motivare un numero sufficiente di elettori in un referendum che, dobbiamo dirlo, anche come lettura, come chiave di lettura di questo voto, rimane complicato come obiettivo, cioè portare a votare il 40, il 45, o addirittura il 50% + 1 come richiesto, dalla Costituzione, è un'impresa in un'epoca di disaffezione elettorale come quella che che conosciamo. Vi do un dato, se alle politiche vota il 64% degli aventi diritto, la soglia del 50% per un referendum è veramente elevata. Significa portare, al voto quasi otto su dieci, tra coloro che hanno votato alle politiche. E quando il quorum è stato concepito, in Costituzione, alle politiche votavano praticamente tutti, il 90% degli aventi diritto". "Non ci possiamo dimenticare quello del '74 insomma il referendum sul divorzio che ha ottenuto quasi il 90%, vicino al 90% quindi insomma, è lontana quell'epoca". "C'era anche, aggiungo solo questo, c'era anche un quesito molto semplice, nel '74 era sì o no alla legge sul divorzio. Qua naturalmente abbiamo invece dei quesiti, in parte più tecnici, più settoriali, più specifici, delle abrogazioni parziali, il che rende anche meno comunicabile, meno facilmente comunicabile la proposta referendaria".