Rispetto e richiesta di collaborazione senza preconcetti, in nome dell'interesse generale, nel momento più difficile della storia della Repubblica. Giorgio Meloni incontra i sindacati e non nasconde le difficoltà che attendono il Paese tra inflazione e rischio recessione. La manovra che verrà, dovrà tenere insieme tanto le risposte alla crisi energetica, quanto nodi come la riforma delle pensioni e stipendi che non vanno di pari passo con l'aumento dei prezzi. Al tavolo, oltre CGIL, CISL e UIL, siede anche l'UGL. Invito apprezzato da tutti, anche se la discussione sui provvedimenti, deve ancora cominciare. "Nel merito, ad oggi noi risposte non ne abbiamo avute, se non il fatto che il perimetro dentro il quale loro intendono fare una discussione, per quello che riguarda il decreto aiuti e per quello che riguarda la legge di bilancio, sono gli spazi e i perimetri contenuti dentro al documento di programmazione economica e quindi spazi, diciamo così, non amplissimi." Per la Meloni serve un ragionamento complessivo. Sulle pensioni bisogna garantire sostenibilità, vanno separate dall'assistenza. Mentre se per il PNRR bisogna velocizzare la spesa, le infrastrutture strategiche devono restare pubbliche. Discussione accettabile per CGIL, CISL e UIL, che dicono però "no" a "flat tax" e condoni, oltre al non ridimensionamento delle misure già in essere. "Noi abbiamo chiesto vengano prorogate e rafforzate tutte le misure in scadenza per contrastare il caro bollette e per fronteggiare questo eccessivo tasso di inflazione che si sta alzando." La Meloni sui social sembra replicare immediatamente: "In 2 settimane abbiamo liberato 30 miliardi per calmierare e coprire il costo delle bollette. Il decreto che stanzia i primi 9 miliardi sarà portato in Consiglio dei Ministri nelle prossime ore. Fondamentale - conclude il Premier - è fermare la speculazione.".























