Nessuno stralcio del processo Ruby-ter, ma una sospensione fino all'8 settembre per tutti, Silvio Berlusconi e gli altri 28 imputati insieme. Dopo settimane di rinvii per legittimo impedimento a causa delle condizioni di salute dell'ex Premier, definite severe dal suo legale, i giudici della settima sezione penale del Tribunale di Milano respingono la richiesta della Procura di separare la posizione di Berlusconi, per evitare uno stallo processuale, da quella degli altri imputati, accusati a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. E questo nonostante l'ultima perizia medico-legale risalente al 23 maggio sulle condizioni di salute del leader di Forza Italia di fatto non indichi un periodo di prognosi su cui basare il rinvio. "La relazione in realtà conferma una prognosi minimale, con una ricostruzione rigorosa riguardo anche alla impossibilità, in realtà, di individuare in maniera precisa la durata dell'impedimento". "Può essere, quindi, che l'8 di settembre bisognerà ridiscutere tutto?" "Ritengo che sia una possibilità molto concreta". Insomma a settembre ci si potrebbe trovare ancora allo stesso punto. Ragione per cui il Procuratore Aggiunto Tiziana Siciliano, convinta della serietà della situazione e sottolineando le pluripatologie fisiche di natura psicologica e psichiatrico-neurologica di cui soffre Berlusconi, ha già preannunciato che nell'udienza di settembre potrebbe chiedere una perizia sulla capacità dell'imputato di partecipare al processo. Contro la separazione delle posizioni si erano invece espressi tutti i difensori degli altri imputati. "Per quello che riguarda la corruzione in atti giudiziari è necessaria la partecipazione di tutti gli imputati. È un concorso necessario di persone e quindi strutturalmente, perché venga giudicato adeguatamente, è necessario valutare la condotta del presunto corruttore e del presunto corrotto".