Un segnale. Ma solo un segnale. Gli agricoltori italiani apprezzano l'apertura che arriva dall'Europa, ma non fermano, per ora, la protesta e la decisione di arrivare a Roma e sfilare per le vie del centro: l'obiettivo è quello di avere un confronto diretto con la Premier e, poi, altri segnali concreti di intervento da parte dell'Esecutivo. Nuovi provvedimenti cioè. E così, in attesa di capire se la manifestazione possa giungere nella Capitale facendo convergere centinaia di trattori in città, la politica si muove. Giorgia Meloni, dopo aver ricordato come già grazie al PNRR le risorse a disposizione per il settore, fossero salite da 5 a 8 miliardi e sottolineando anche le iniziative parlamentari per l'ipotesi di una reintroduzione dello sconto IRPEF per i possessori di terreni agricoli, rivendica come un successo dell'azione di Governo, la decisione di Bruxelles annunciata dalla Presidente Von der Leyen, del ritiro della proposta legislativa europea di dimezzare l'uso dei pesticidi. E tutta la maggioranza ricorda l'impegno a favore del settore. "Forza Italia, all'interno del Partito Popolare Europeo, ha fatto delle battaglie, note, quindi sono riscontrabili negli atti del Parlamento Europeo e della Commissione, per far sì che si coniughi la tutela dell'ambiente con la realtà dei fatti." "La Commissione Europea fa marcia indietro rispetto al divieto di utilizzo dei fitofarmaci, per l'opposizione dei governi nazionali, a capo dei quali si è posto il Governo italiano." Duro invece il giudizio delle opposizioni, che chiedono al Governo di assumersi le sue responsabilità nella crisi del mondo agricolo. "Mi ha fatto ridere vedere Giorgia Meloni rivendicare a se questa scelta che è stata presa oggi, di ritirare una proposta che, forse lei non lo sapeva, è stata già bocciata da quest'aula." "Loro hanno ristabilito l'IRPEF agli agricoltori, hanno abbassato le decontribuzione per i giovani imprenditori agricoli." Le prossime ore potrebbero essere decisive per l'esito della protesta.